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Anziani e tecnologia: una sorprendente realtà

Anziani e tecnologia: una sorprendente realtà

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una forte evoluzione tecnologica e digitale.

Oggi ormai chiunque possiede un telefonino o utilizza un tablet o un pc per scrivere, archiviare dati o navigare in internet. Le nuove generazioni “nascono” con lo smartphone, sono abili navigatori dei più svariati social network e costantemente connessi con il resto del mondo. Le nuove generazioni appunto; e gli anziani? Quanti nati con carta e matita oggi si trovano a dover affrontare questa rivoluzione tecnologica? Come reagisce la persona anziana a questo costante bombardamento digitale? Ci sorprendiamo a scoprire che ormai la classica figura del “vecchietto” che non sa usare i mezzi tecnologici non esiste più. Basti pensare che in America per esempio il 52% delle persone ultracinquantenni possiede un pc e il 22% degli ultrasessantacinquenni naviga quotidianamente in internet. Recenti ricerche mostrano inoltre che in Italia l’80% delle persone con più di sessant’anni ha utilizzato internet almeno una volta.

Sicuramente sarà diversa la manualità con cui le persone più “mature” utilizzano i mezzi tecnologici rispetto alle nuove generazioni, ma gli anziani ci dimostrano una grandissima capacità di adattamento all’evoluzione della società, imparando a sfruttare in modo intelligente (forse più intelligente delle citate nuove generazioni..) i vantaggi che la tecnologia può offrire.

Secondo le ricerche dei sociologi, la persona anziana utilizza il cellulare per tenersi in contatto con la parentela che ormai per via della sempre più forte globalizzazione vive prevalentemente lontano dalla famiglia d’origine. Alcuni imparano anche a mandare messaggi e a effettuare videochiamate con l’estero, a inviare e- mail e fotografie. Questo ci fa capire l’importanza del telefonino per la persona anziana come potenziale strumento per combattere l’emarginazione sociale e l’isolamento.

Altro strumento di comune utilizzo nella popolazione over 65 è il computer, utilizzato prevalentemente per accedere ai servizi sanitari ( come lo scaricamento dei referti on line) ma anche per fare acquisti sugli e-commerce e per chattare sui social network. Secondo i dati delle ricerche ad oggi il 50,3% degli italiani sono iscritti a Facebook e di questi l’11% sono anziani. Un’indagine svolta dall’agenzia regionale sanitaria delle Marche in collaborazione con la University of exeter in Gran Bretagna ha dimostrato che gli anziani che utilizzano i social network si sentono meno soli e altre ricerche svolte negli Stati Uniti dimostrerebbero che l’utilizzo dei social da parte delle persone anziane abbasserebbe di circa il 30% il rischio di ammalarsi di depressione in questi ultimi. Negli ultimi anni in Italia hanno visto la luce diverse iniziative in questo senso, come la nascita del Giornale del web, pagina Facebook di FederAnziani e Special Age, un vero e proprio social network dedicato completamente agli anziani e gestito da una suora francescana.

Quest’ultimo oltre a essere una piattaforma per chattare e gestire le relazioni social ha anche altre funzioni, soprattutto quella informativa ed educativa per salvaguardare la fascia più debole della popolazione da truffe e raggiri. E’ presente infatti il gruppo Sos Anti-truffa , collegato a un profilo gestito dalla polizia di Stato dove vengono segnalati e raccolti tutti i tentativi di truffa e rapina ai danni di persone anziane al fine di stilare un decalogo antitruffa di facile consultazione per tutti.
A quanto pare dai dati acquisiti gli over sessantacinque costituiscono un nuovo pubblico tecnologico di tutto rispetto tant’ è che sono state stilate delle vere e proprie linee guida di accessibilità dei siti internet, vale a dire delle indicazioni per rendere i vari siti web facilmente utilizzabili anche da chi ha meno dimestichezza o ha leggere difficoltà cognitive dovute all’età o ancora problemi di vista ( per cui colori troppo intensi o cambi di sfondo potrebbero risultare fastidiosi per una scorrevole fruibilità dei contenuti web da parte della persona).

Inoltre in Italia negli ultimi anni sono partiti dei veri e propri corsi di alfabetizzazione informatica distribuiti in 3.300 centri per anziani in tutta la penisola che si occupano di formare il pubblico più adulto all’utilizzo del pc e delle risorse web per un utilizzo consapevole e sicuro delle varie piattaforme informatiche.

 

 

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