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Essere anziani nel 2023: la Terza Età sempre più “social”!

Essere anziani nel 2023: la Terza Età sempre più “social”!

Like, commenta, condividi: queste sono solo alcune tra le parole con le quali abbiamo a che fare quotidianamente utilizzando i social network. Piattaforme come Facebook, Twitter e Instagram ci permettono di restare in “contatto” con gli amici, condividere le nostre passioni ecc. Sebbene l’utente medio di qualsiasi social network sia tendenzialmente giovane, se diamo un’occhiata alle statistiche relative all’utilizzo di Internet ci accorgiamo come sia in aumento il numero degli utenti di terza età. Si stima infatti che il 14,3% degli anziani sia presente su Facebook, mentre l’8,3% degli over 65 ha un profilo Instagram. Leggendo questi dati potremmo inizialmente rimanere perplessi, poiché, generalmente, siamo abituati a percepire i termini del binomio anziano – tecnologia un po’ in antitesi. Perché quindi sono sempre più gli anziani attivi sul web? Curiosità a parte, dobbiamo prendere in considerazione il fatto che molti anziani soffrono di solitudine e l’atto di chattare sui social potrebbe dar loro conforto. Secondo uno studio condotto da Sheila Cotten, professoressa del Department of Media and Information presso la Michigan State University, parrebbe infatti che tra gli anziani attivi su internet la probabilità di ammalarsi di depressione sia inferiore del 30% rispetto agli altri coetanei meno avvezzi all’uso dei social. Scopriamo quindi che la rete ha un impatto estremamente positivo su molti anziani. Grazie ai vari social network infatti gli anziani possono condividere idee ed opinioni con la propria rete di amici e familiari. Quello dell’interazione è pero solo uno tra gli aspetti dei quali gli “anziani social” possono beneficiare. Essi infatti, mediante la tecnologia, tengono continuamente in allenamento le proprie abilità relazionali e comunicative e questo costituisce un esercizio di fondamentale importanza, considerando che internet è diventato parte integrante della nostra esistenza. Anche in Italia – che è considerato il Paese con il più alto t’asso d’invecchiamento in Europa – sono sempre più numerosi gli anziani che popolano il Web. Su Facebook sono ad esempio presenti un’associazione nota come “FederAnziani” (Federazione della terza età) e una pagina nominata “ Senior Italia: Il giornale del Web”, dove si da molto spazio agli anziani (https://www.facebook.com/ilgiornaledelweb). Poniamoci ora una semplice domanda: perché è proprio Facebook il social più “amato” dagli utenti della terza età? Oltre a quelli già citati in precedenza esistono infatti altri social network (si pensi per esempio a Skype o a Snapchat), ma gli anziani nel complesso preferiscono la piattaforma creata da Mark Zuckerberg. La risposta al quesito la si trova (probabilmente) nel fatto che Facebook – a differenza di altri social – non da un limite di caratteri: ognuno di noi può scrivere quanto vuole su ciò che vuole (sempre nel rispetto degli altri utenti). Sappiamo bene come negli anziani il bisogno di comunicare sia molto importante e, di conseguenza, la possibilità di esprimersi il più possibile su un sito di questo genere li galvanizza. Mettiamo però bene in chiaro una cosa: i social network costituiscono un valido aiuto per contrastare la solitudine degli anziani, ma non rappresentano la soluzione! I nostri nonni apprezzeranno sicuramente un like alla loro foto o a un post, ma il nostro abbraccio resterà sempre la forma di condivisione più importante.

 

 

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