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Assunzioni di disabili in azienda: nuove regole 2017

Assunzioni di disabili in azienda: nuove regole 2017

Dal primo gennaio di quest’anno (2017) sono scattate nuove regolamentazioni per quanto riguarda l’assunzione di persone disabili nelle aziende sia pubbliche che private.

Il decreto collettivo del Jobs Act (decreto legislativo n.185/2016) ha infatti inserito delle modifiche nella normativa vigente riguardante l’inserimento in azienda delle categorie protette.
In particolar modo le modifiche riguardano il numero di dipendenti disabili da assumere obbligatoriamente a seconda del numero dei dipendenti di una particolare azienda. Dal primo gennaio l’obbligo di assunzione è passato infatti a scattare dalla quindicesima unità e non più dalla sedicesima come accadeva prima del decreto.

Nello specifico i datori di lavoro nel riservare le quote di assunzione per i lavoratori di categorie protette devono rispettare le seguenti fasce:

  • Aziende con un numero di dipendenti che va da 15 a 35: 1 posto;
  • Aziende con un numero di dipendenti che va dai 36 ai 50:2 posti;
  • Aziende che hanno più di 50 dipendenti: il 7% della forza lavoro.

Il correttivo del Jobs Act interviene anche sul computo della quota di riserva; si tratta (come sancisce l’articolo 3 della legge 68/99) del numero di lavoratori appartenenti alle categorie protette che il datore di lavoro è tenuto ad assumere.

Vanno infatti considerati nella quota di riserva anche i lavoratori già assunti, non necessariamente attraverso il collocamento mirato, che abbiano una capacità lavorativa pari o superiore al 60%.

Il nuovo regolamento, che interviene anche sulle sanzioni relative agli inadempimenti come vedremo più avanti, è entrato in vigore dal primo gennaio di quest’anno. I datori di lavoro hanno tempo sessanta giorni per presentare i documenti dal momento in cui scatta l’obbligo di assunzione.

Questi decreti, a partire dalla già esistente L.68/99, sono stati pensati per tutelare l’inserimento dei lavoratori disabili all’interno delle aziende o comunque delle persone facenti parte delle categorie protette (quindi non solo disabili fisici o psichici, ma anche invalidi del lavoro o per servizio, invalidi di guerra, non vedenti e sordomuti, profughi italiani, vittime del terrorismo o della criminalità organizzata, vedove di deceduti a causa del lavoro e altre categorie da tutelare).

Come abbiamo già accennato il correttivo del Jobs Act è intervenuto anche nella modifica delle sanzioni per le aziende inadempienti all’obbligo di assunzione andando ad aumentarne la cifra sanzionatoria.

Infatti la sanzione amministrativa prevista è di 153,20 euro per ogni disabile non assunto e per ogni giorno di scopertura (cifra che corrisponde a cinque volte la misura del contributo esonerativo); se l’azienda sanzionata presenta agli uffici di competenza i documenti per l’assunzione del lavoratore disabile attraverso la “diffida” la sanzione diminuisce a 38,30 euro per ogni giorno di scopertura e ogni mancata assunzione.

Ovviamente le leggi vigenti in Italia vogliono tutelare entrambe le parti, sono infatti previsti dei contributi e delle agevolazioni per le aziende che assumono lavoratori appartenenti alle categorie protette. Inoltre, se le aziende si trovano in stato di crisi possono essere momentaneamente sospese dagli obblighi di assunzione.

In particolare questo riguarda le aziende che si ritrovano in mobilità, in fallimento o in liquidazione, in ristrutturazione, con contratti di solidarietà, che abbiano richiesto l’intervento della Cgis.

In caso di mobilità, l’esonero all’assunzione obbligatoria, riguarda tutto il periodo della mobilità stessa.

Il diritto alla possibilità di sospendere l’obbligo di assunzione può essere concesso dal Servizio Provinciale Competente per un periodo massimo di tre mesi rinnovabile una sola volta.

Quello che le aziende devono tener bene presente con il nuovo anno è che viene eliminato il cosiddetto regime transitorio della legge 68/99; in sostanza secondo tale regime le aziende con un numero di dipendenti da 15 a 35 erano esonerate dagli obblighi di collocamento obbligatorio fino al momento di nuove assunzioni, con il nuovo correttivo invece al raggiungimento delle 15 unità scatta l’obbligo di assunzione per una persona appartenente alle categorie protette.

 

 

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