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Anziani: un’alimentazione sana per vivere bene!

Anziani: un’alimentazione sana per vivere bene!

Dopo i recenti post dedicati al periodo estivo, nei quali abbiamo toccato anche i temi della salute e del benessere soprattutto in relazione al caldo estivo, oggi torniamo a parlare, in senso più generale, di salute e alimentazione.

Ormai è infatti risaputo quanto ciò che mangiamo influisca positivamente o negativamente sul nostro corpo.

Un’alimentazione equilibrata rende il nostro corpo più forte e sano e ci protegge da alcune malattie; al contrario l’abitudine ad un’alimentazione scorretta può aumentare il rischio di malnutrizione e in alcuni casi può anche portare a morte per malattie cardiovascolari o disidratazione.

Questo discorso in generale vale per tutte le età, ma in particolar modo è rilevante quando parliamo di persone anziane.

I dati che emergono da recenti ricerche sono molto sconcertanti; pare infatti che l’80% degli over 65 in Italia siano malnutriti o addirittura denutriti.

Il malnutrimento in età avanzata porta a gravi conseguenze: innanzitutto c’è un abbassamento eccessivo del metabolismo basale (che già di per sé cala con l’avanzare degli anni), una diminuzione della temperatura basale, difficoltà circolatorie, disidratazione e accumulo di scorie.

Studiando a fondo la situazione ne è emerso che le cause che portano a questo stato di malnutrizione sono molte e varie.

Vi sono degli effettivi problemi economici, per cui una persona anziana che vive con una pensione bassa cerca di risparmiare su alcuni cibi (come frutta, verdura, carni e formaggi); una seconda questione non meno importante è lo stato di solitudine in cui alcuni anziani versano, per cui si instaura l’abitudine di saltare i pasti o di riscaldare il piatto del pasto precedente andando a consumare quindi sempre lo stesso tipo di nutriente. Alcune persone inoltre non sono più autosufficienti e rischiano di non essere seguite nell’alimentazione in maniera adeguata. Altre difficoltà possono derivare infine dall’utilizzo di protesi dentarie e dalla limitata salivazione, per cui si rinuncia a mangiare determinati alimenti.

Un altro problema sempre legato all’alimentazione riguarda la disidratazione; infatti gli anziani sentono meno lo stimolo della sete e di conseguenza tendono a bere di meno. Inoltre si tende a limitare l’assunzione di liquidi per paura dell’incontinenza.

L’alimentazione di una persona anziana, come accennavamo all’inizio, dev’essere sana ed equilibrata.

La questione non riguarda tanto il numero di calorie assunte (che dopo i 75 anni dovrebbe essere in via del tutto generale intorno ai 1500-1750 per le donne e 1700-1950 per gli uomini – ma attenzione, le necessità specifiche variano caso per caso, fare sempre riferimento al proprio medico) quanto la distribuzione di carboidrati, proteine e grassi, tenendo conto dell’apporto vitaminico degli alimenti.

Seguendo un regime alimentare sano la distribuzione degli alimenti dovrebbe essere così suddivisa: il 50-60% dai carboidrati, il 12-14% dalle proteine, il 30-35% dai lipidi.

Per quanto riguarda i grassi sono da preferire quelli di origine vegetale come l’olio extravergine d’oliva rispetto a quelli di origine animale che se assunti in quantità eccessive possono creare danni al sistema cardiovascolare. Per quanto riguarda poi i carboidrati questi si possono trovare in alimenti come pane, pasta, cereali, patate; le proteine sono invece presenti in latte, carne, pesce, legumi .

In un corpo che subisce delle trasformazioni assumono un ruolo importantissimo i sali minerali; in particolar modo non dovrebbero mai mancare nell’alimentazione dell’anziano ferro e calcio.

Alimenti ricchi di ferro sono per esempio il petto di pollo, il tonno, gli spinaci, le uova.

Il calcio si trova invece nel latte, nei formaggi, nello yogurt e nel pesce.

Altro nutriente essenziale in una dieta bilanciata sono le fibre (contenute principalmente in legumi e cereali). Queste assunte regolarmente aiutano la digestione e regolano il transito intestinale permettendo un maggior stato di benessere.

Come per qualsiasi stile di alimentazione sano anche quello dell’anziano deve prevedere una giusta distribuzione dei pasti: una colazione non troppo pesante ma neanche troppo limitativa (un semplice caffè non è sufficiente); il pranzo dev’essere il pasto principale ricco di nutrienti per affrontare al meglio il resto della giornata e arrivare non affamati al momento della cena che sarà preferibilmente costituita da cibi leggeri per non appesantire la digestione e quindi disturbare il sonno. Inoltre è bene prevedere due spuntini leggeri ( uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio) in modo da dare sempre e gradualmente all’organismo tutto ciò di cui ha bisogno ed evitare quindi dei cali energetici.

 

 

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